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Nella mia carriera di archeologo mi sono spesso trovato chino a scavare strade, vie di collegamento, insomma percorsi dove le persone camminavano per spostarsi da un posto ad un altro. Anche oggi, a Vignale, ho pulito l’acciottolato del diverticolo che secondo noi doveva portare dalla stazione di sosta all’Aurelia (che ancora non siamo in grado di localizzare). Quello che possiamo dire con certezza è che questo percorso è stato usato molto a lungo nel tempo, sicuramente per alcuni secoli. Lo capisci anche se non conoscessi niente dello scavo e guardassi solo ciò che stai pulendo. In basso spuntano dei basoli (le grosse pietre che i romani utilizzavano per le loro grandi strade), poi piccoli sassi che formano un acciottolato molto ben connesso, quindi il rosso di alcuni laterizi probabilmente crollati sulla strada e infine della terra gialla, che probabilmente fu usata per chiudere i buchi che si erano aperti sull’acciottolato. Come quando oggi ci sono i lavori in corso e prima di rimettere l’asfalto troviamo terriccio o ghiaia sulla strada appena riaperta al traffico.

 

Lavorare su questo diverticolo ti fa pensare alle persone che ci sono passate nel corso dei secoli. Credo che ognuno di noi archeologi, durante i momenti di pausa o di stanchezza, veda scorrere nella propria testa scene di vita antica secondo la propria immaginazione e la propria esperienza. Oggi, pulendo basoli, acciottolato e terra mi sono immaginato cosa avranno pensato i viaggiatori che, nel corso dei secoli, uscendo dall’Aurelia arrivavano alla mansio. Credo che tutti, raggiunto un luogo sicuro dove passare la notte, non vedevano l’ora di riposarsi: e questo sia per il viaggiatore che passando sui basoli arrivava ad un edificio solido e che offriva vari servizi, sia per colui che arrancando sulla terra bagnata trovava ad aspettarlo solo alcune capanne.

Scavare un diverticolo di una stazione di sosta probabilmente non è un sogno di molti archeologi ma oggi le ore di scavo mi sono trascorse rapide, una dopo l’altra, segno che oltre a lavorare e portare a termine il mio compito mi sono anche divertito.

About Post Author

Francesco Ripanti

Francesco “Cioschi” Ripanti è dottore di ricerca in Archeologia Pubblica presso l'Università di Pisa. Si occupa principlamente di community archaeology e storytelling.
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3 thoughts on “Dal diario di Francesco

  1. Mi e’ successo anche a me sul sentiero di Santiago ! Guardavo il sentiero e immaginavo papi imperatori e regine calpestare lo stesso terreno su cui canmminavo io.
    E’ stata una forte emozione!
    Rutilius

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