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Ultimo giorno della seconda settimana di scavo nell’ambiente 14, per fortuna nonostante fosse prevista pioggia a volontà, il cielo stamani era soltanto coperto.

Dopo aver alzato il telo noto immediatamente gli occhiali da sole di Andrea, perduti il giorno prima. Mistero risolto! Concentriamo di più il lavoro dove lo avevamo concluso ieri, nella parte nord dell’ambiente, tentando di evidenziarne gli elementi salienti e lottando con le numerose zanzare. E’ provvidenziale il consiglio di Nina, al seguito del quale ci riforniamo di Autan, prima di finire divorati. Tolto lo strato nero la nostra attenzione è tutta per quello rosso e per la malta situata vicino al muro che delimita l’ambiente a nord-ovest. Per comprendere meglio la situazione si opta per scattare alcune foto con il palo, prima della pausa pranzo. Diviene pertanto necessario procedere con una pulizia molto accurata.

Nonostante le uniche leggi che regolano il nostro ambiente siano sono quelle di Murphy (Eolo si sfoga appena prendiamo in mano le scopette e il sole sceglie di far capolino quando tutto è pronto per le foto), la missione va in porto prima della pausa. Con la pancia piena e rinfrancati, procediamo serenamente a fare un breve punto della situazione.

Non possiamo fare a meno di sorridere, alla scoperta che sotto il rosso si trova nuovamente uno strato nero. Con qualche rimpianto legato alla curiosità non soddisfatta, abbiamo dovuto smettere un’ora prima del solito per prendere il treno diretto a Siena. Concludiamo  ricoprendo l’area di lavoro con il telo, ripromettendoci di tagliarlo affinché assuma una forma rettangolare, sul modello di quello che ricopre l’ambiente 2.

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Nadia Messina

Nadia Messina è al secondo anno della laurea triennale a Siena. Scava a Vignale dal 2011.
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One thought on “Le Rouge et le Noir

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