Per i nostri lettori non toscani bisognerà tradurre il titolo di questa pagina.

“C’è punti Etruschi?” vuol dire, più o meno, “avete (ancora) trovato tracce archeologiche di un popolamento in età etrusca?”.

Il titolo ce lo ha suggerito, con mirabile sintesi data dalla circostanza, un simpatico ciclista che, passando un giorno sulla strada provinciale che attraversa il sito, insieme a tutto un gruppone policromo di appassionati, non ha trovato di meglio che gridarci la domanda, senza ovviamente fermarsi ad aspettare la risposta.

La risposta gliela diamo quindi qui ed è, per il momento, un sonoro no; o almeno non ancora.

Strano a dirsi, ma nel bel mezzo dell’Etruria tirrenica, a pochi chilometri da Populonia, i campi di Vignale non hanno ancora restituito tracce concrete di una occupazione in età preromana.

O meglio: qualche traccia ce l’abbiamo sotto forma di pochi frammenti ceramici recuperati in superficie nel corso degli anni. Un indizio della presenza di una qualche forma di uso di questa porzione del territorio populoniese anche in età etrusca, ma nulla di più.

Non abbiamo fin qui trovato tracce di un insediamento strutturato precedente a quello romano e questo può dipendere essenzialmente da tre cose, non necessariamente alternative tra loro:

1. l’insediamento etrusco era piccolo e ha lasciato poche tracce;

2. le tracce più importanti giacciono sotto quella sorta di spesso “tappeto” di muri e pavimenti della fase romana, che sono difficili da attraversare per andare a guardare che cosa c’è sotto;

3. l’insediamento più antico non coincideva topograficamente con quello romano e andrà quindi cercato da un’altra parte.

La domanda sulla qualità del popolamento del nostro microterritorio in epoca etrusca rimane quindi ancora aperta, ma è ben chiara nella nostra mente. Prima o poi, ne siamo sicuri, una risposta arriverà.